Quale tra queste due immagini ti evoca di più il senso di una pratica yoga, per te?
Più Yang...
... o più Yin?
La verità è che non esiste la giusta pratica yoga.
Ogni pratica si adatta perfettamente al corpo del praticante e non è il praticante che deve spasmodicamente adattare il suo corpo ad asana (posizioni yoga).
Il praticante, per definirsi tale, non deve per forza sudare sette camicie in stili dinamici e di forza come l'Ashtanga o l'Hatha Yoga oppure, al contrario, ritrovarsi costretto a rimanere in pose meditative tipiche di stili più calmi e introspettivi quali lo Yin o il Restorative Yoga.
Ci sono giornate in cui ci si può sentire stanchi fisicamente o in cui non si ha la necessità di fare una pratica dinamica, magari perché il nostro lavoro ci porta a stare sempre in piedi ed essere sempre di corsa, disperdendo ogni nostra energia. In questi casi, ascoltando bene il nostro corpo, si noterà che abbiamo bisogno di compensare con una pratica più tranquilla.
In altre giornate, invece, possiamo sentirci pieni di questa energia o magari il nostro lavoro ci costringe a stare sempre seduti dietro ad un computer o in una macchina, percependo che abbiamo il bisogno di lasciarci andare ad una pratica intensa.
La vera pratica yoga è quella che sentiamo più giusta e affine in un determinato momento o fase della nostra vita.
Lo Yoga è come un abito che veste su misura per ognuno di noi.
Namasté,
Luna
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