
Yoga con Luna
La meditazione non è assenza di pensiero. Ma allora come si medita davvero?
Aggiornamento: 26 feb 2020
Nell'ultimo periodo, un po' per lo stereotipo del guru immobile seduto in cima ad una montagna a gambe incrociate, sento spesso dire che la meditazione è "pensare a niente".

In realtà... non è umanamente possibile pensare al nulla!
La mente è stata creata e progettata per pensare e questo è il suo scopo fondamentale. Essa è una fonte inesauribile di possibilità dettate dal dover trovare delle soluzioni a ciò che ci circonda e ad esplorare ogni singola possibilità, e questo meccanismo è la base della nostra sopravvivenza. Infatti, l'uomo primitivo era costretto ad ingegnarsi per procurarsi il cibo, difendersi dai nemici e resistere alle intemperie con l'unica cosa che gli era concessa: il suo cervello.
Quindi quando sento dire che meditare è fermare la mente o non pensare, sorrido, perché neanche il più esperto dei maestri riesce a raggiungere uno stato simile.
Lo stesso samadhi nello Yoga, lo stato finale della realizzazione del sé, non è dissolversi nell'etere, ma ampliare al massimo le capacità della nostra mente e del nostro vivere nella realtà che ci circonda. Soprattutto al giorno d'oggi, in questa società frenetica, non è assolutamente possibile estraniarsi dal mondo per i doveri del lavoro e delle nostre relazioni sociali.
Ma allora, che cosa significa meditare?
La meditazione è l'osservazione del pensiero.
Se desideriamo con tutto il cuore di non pensare significa che la nostra mente si sofferma spesso su cose spiacevoli e per questo motivo noi vogliamo fermarle.
Il modo di fermare un pensiero o sensazione spiacevole non è far finta che non esista o evitarlo, ma è riconoscerlo e integrarlo dentro di noi, capire perché insorge e infine lasciarlo andare.
Con la meditazione si crea spazio tra un pensiero e l'altro che ci riporta al momento presente. Più si dilata questo spazio, più riusciamo a essere davvero concentrati in quello che siamo e su quello che stiamo facendo, senza vagare in ricordi del passato o ansie future.
D'altro canto, se ti dico NON PENSARE ALLA SCIMMIA, cosa compare nella tua mente? Esatto: proprio la scimmia!
Impariamo a trattarci con gentilezza amorevole, a non giudicarci per le nostre tristezze o pensieri spiacevoli, ma impariamo a tirarcene fuori e vivere davvero una vita piena e presente nel qui e ora.
Namasté,
Luna