Il Buddha diceva che quando una freccia ci colpisce, soffriamo due volte: la prima è per il dolore fisico che proviamo, e la seconda è per la sofferenza mentale legata al fatto di essere stati colpiti.
Questo insegnamento molto importante ci fa comprendere che meno si accetta la realtà delle cose per come stanno, più resistenza proviamo, e questa resistenza si trasforma in sofferenza.
La causa di ogni sofferenza sono le aspettative: noi desideriamo che la realtà sia diversa da ciò che è.
Il rischio del nostro stato di sofferenza è quello di portarci nel vittimismo e nella lamentela. Accettare le cose, infatti, viene spesso scambiato per sottomissione.
Come posso accettare questo evento così brutto? Io non mi posso arrendere a queste ingiustizie!
Per lasciare andare le sofferenze bisogna, con la pratica e l'impegno, modificare questo stato di pensiero. Accettare le cose porta ad una presa di consapevolezza delle emozioni: senza questo riconoscimento, tutto il resto è una fuga dalle nostre emozioni. Solo accettando la realtà, invece che lottarci contro, possiamo essere davvero liberi.
Il dolore è il nostro più grande maestro ed è portatore di grandi insegnamenti per la nostra vita.
Viviamo intensamente le nostre emozioni, è proprio questo che ci rende umani! Accogliamole, respiriamole, impariamo da esse e poi lasciamole andare con dolcezza.
Nulla nella vita è permanente e neanche il nostro dolore.
Accettare significa lasciare andare i macigni nel cuore e creare spazio, accogliere la realtà per quello che è, anche se al momento ci fa soffrire, e aprirci con fiducia ad una nuova luce.
Vi abbraccio,
Luna
Comments